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Carciofi per vaccini, lo scambio di Samassi

Gli agricoltori del paese offriranno un dono singolare a medici, infermieri, farmacisti e cittadini che presteranno servizio nel punto per la somministrazione dei vaccini anti-Covid: carciofi coltivati e raccolti nei  terreni del paese, in segno di gratitudine.

"Se ci fosse ancora personale sanitario che vuol darci una mano, non perda l'occasione. In quale altro hub vi capiterà mai di ricevere carciofi in cambio di vaccini?", scrive il primo cittadino, Enrico Pusceddu, sulla sua pagine Facebook, rivolto agli operatori sanitari disponibili.   

"In pochi giorni", riferisce il sindaco, "sono arrivate 1.500 prenotazioni di terze dosi di vaccini da somministrare nel prossimo weekend a Samassi (29 e 30 gennaio)". L'amministrazione sta allestendo la macchina organizzativa e lavorando "per riempire tutte le postazioni operative nell'intento di limitare al massimo tempi d'attesa e disagi per i cittadini", ha aggiunto il primo cittadino. "Visto l'enorme impegno profuso da parte dei volontari anche gli agricoltori samassesi vogliono fare la loro parte, mettendo a disposizione ciò che in questo periodo di post-allagamenti hanno di più prezioso, ovvero i loro carciofi".   

Il 20 gennaio scorso Pusceddu ha firmato un'ordinanza restrittiva, considerato che il numero di positivi in isolamento nella cittadina agricola ha superato quota 80 e che una quantità imprecisata di persone attende di essere registrata sui portali dell'azienda sanitaria. I contagi sono più numerosi fra alunni e personale scolastico, quindi il sindaco ha chiuso tutte le scuole sino al 31 gennaio compreso, vietato feste pubbliche e privati, assembramenti in parchi e piazze, attività sportive non agonistiche e disposto che bar e ristoranti chiudano entro mezzanotte.