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La Settimana Santa in Sardegna: Sas chircas

  • Scritto da Gi_Ci

I riti della Settimana Santa in Sardegna: Sas chircas

Ci si immagina che dopo la sua morte Maria abbia disperatamente cercato il figlio, e per rimembrare questa ricerca le Confraternite conducono il simulacro dell’Addolorata in una processione chiamata de sas Chircas.

Pubblichiamo un estratto dal volume "I riti della Settimana Santa in Sardegna" pubblicato dalla IMAGO Multimedia di Nuoro, che ci ha gentilmente concesso la possibilità di diffondere e valorizzare un'altro aspetto della ricchezza culturale della nostra Isola: la commemorazione e i riti della Santa Pasqua.

Uno degli obiettivi della nostra iniziativa editoriale è la valorizzazione e diffusione delle eccellenze sarde, siano esse culturali, tecnologiche, economiche e imprenditoriali, e la IMAGO Multimedia rientra certamente in una di queste categorie.


Sas chircas

La morte di Gesù, secondo i Vangeli, avvenne il Venerdì pomeriggio. Ma sos Sepurcros vengono allestiti il Giovedì sera: i fedeli profittarono del momento di silenzio e attesa conseguente all’adorazione del Sepolcro lasciato dalla liturgia ufficiale, provando a immaginare con quale angoscia i parenti di Gesù vissero gli istanti immediatamente successivi alla sua morte.

Ci si immagina che Maria abbia disperatamente cercato il figlio, e per rimembrare questa ricerca le Confraternite conducono il simulacro dell’Addolorata in una processione chiamata de sas Chircas.

Si fa visita a sos Sepurcros allestiti in sette chiese, anche in memoria dei dolori sofferti da Gesù in diversi luoghi (Orto degli Ulivi, case di Caifa, Pilato, Erode e sul Calvario).

Le campane sono legate ma s’intonano sos gòsos, suonano cupi i tamburi e sas matràccas. L’Addolorata, seguita dai fedeli, entra in chiesa dove si pratica l’adorazione del sepolcro.

Sas chircas

IGLESIAS (Giovedì sera). L’organizzazione del rito è affidata alla Confraternita del Sacro Monte di Pietà. I Confratelli, chiamati is Baballòtis (insetti) a causa del loro abbigliamento, indossano una tunica bianca di cotone con una fascia di raso nero ai fianchi, un cappuccio a punta calato sul viso e guanti neri. Subito dopo il tramonto il simulacro dell’Addolorata parte dalla chiesa di San Michele e viene condotto in altre sette chiese dove sono stati allestiti i Sepolcri. Al corteo prendono parte molti bambini vestiti con la divisa dei Confratelli o da angioletti. Un Confratello con il cappuccio sul viso dà una cadenza funebre al corteo percuotendo un tamburo. Seguono le Consorelle del Santissimo Sacramento, il simulacro dell’Addolorata e i fedeli. La statua viene portata in chiesa dai Confratelli con il cappuccio abbassato sul viso e si adora il Sepolcro. Dopo l’ultima sosta presso la chiesa di San Francesco il corteo fa ritorno nella chiesa di San Michele.

BORTIGALI (Venerdì mattina). Tre Cunfràrias organizzano le processioni. Sos Cunfrades de Santa Rughe indossano una tunica bianca, quelli de Sas Animas portano tuniche bianche con mantellina rossa, mentre quelli de Su Rosariu indossano tuniche bianche con mantellina nera. In segno di lutto tutti si coprono il capo con un velo bianco. Di primo mattino il sacerdote riunisce i Confratelli nella chiesa parrocchiale, da dove parte la processione de sas Chircas: sa Cunfrària de Sas Animas conduce il simulacro di Maria Maddalena, quella de Su Rosariu l’Addolorata e sa Cunfrària de Santa Rughe il Cristo che porta la croce. All’armonia de sos gòsos del coro de su Concurdu, i fedeli rendono visita ai sepolcri allestiti la sera precedente nelle varie chiese del paese.


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