Regionali: centrosinistra si ritrova su Pigliaru
- Scritto da Effe_Pi
Raggiunta l'unità sul nome dell'economista sassarese 59enne, dopo la rinuncia della vincitrice delle primarie Barracciu.
Il centrosinistra si ritrova intorno a Francesco Pigliaru, l'economista sassarese, prorettore dell'Università di Cagliari, già Assessore regionale al Bilancio nella Giunta Soru della scorsa legislatura. Sarà lui infatti il candidato unitario di tutto il centrosinistra sardo alle elezioni del 16 febbraio, come deciso oggi all'assemblea del Partito Democratico di Oristano, dopo il ritiro di Francesca Barracciu, che aveva vinto le elezioni primarie, a causa dell'indagine sul suo conto relativa ai fondi ai gruppi in Consiglio regionale, che aveva creato molte perplessità tra gli alleati e nello stesso segretario nazionale, Matteo Renzi.
La lunga trattativa tra le anime del Pd è culminata nella decisione di stamattina, accolta con un lungo applauso: Pigliaru ha vinto la concorrenza di Attilio Mastino, rettore dell'ateneo sassarese, di Franco Siddi, segretario della Fnsi, oltre che di Aldo Berlinguer (assessore regionale in Basilicata).
Pigliaru ha dichiarato di essere "pronto" e "molto contento di questa scelta. E' una responsabilità importante. Siamo tutti pronti per dare speranza a chi ha perso il lavoro e ai giovani della nostra terra". "In questo momento - ha aggiunto l'economista 59enne - c'è poco lavoro e c'è molta paura del futuro. Cominciamo da subito a fare le cose giuste e a far funzionare la Regione. Ora entrerà in campo una proposta molto forte e molto convincente. Siamo ottimisti". Pieno sostegno è stato annunciato anche dalla Barracciu, che ha precisato: "pensiamo di aver fatto la scelta giusta per ripartire".
Subito un via libera anche dall'alleato più riottoso sul nome dell'europarlamentare di Sorgono, Sel (Sinistra ecologia libertà), con il deputato Michele Piras che si dice "felice e orgoglioso di poter sostenere una persona seria, colta, competente, onesta come Francesco Pigliaru alla presidenza della Regione". Per Piras "alla fine il Pd e tutti noi facciamo la cosa giusta e vorrei in tutto cio' rivendicare il ruolo di Sel, che ha consentito - con la sua offensiva autonoma e unitaria - che si arrivasse a questo risultato".
Continuano invece i dubbi sulla partecipazione alle regionali del Movimento 5 Stelle, primo partito nell'isola alle politiche dell'anno scorso: il simbolo del M5S non è tra gli oltre venti depositati in corte d'appello a Cagliari, e i termini per farlo scadono stasera alle 20. Gli attivisti attendono infatti che Beppe Grillo cambi idea e conceda l'uso del contrassegno del Movimento 5 Stelle, di cui è proprietario, negato - ufficialmente - a causa delle divisioni nel movimento. Ieri a Riola Sardo, in una riunione unitaria, le anime del Movimento in Sardegna, con la mediazione dei parlamentari, sembrano però essersi ricomposte e hanno presentato a Grillo una lista unica con 60 nomi, uno dei quali potrebbe essere il candidato alla presidenza della Regione.