Anche in Sardegna mascherine obbligatorie e dalla regione ok alla riapertura
- Scritto da Sacche M
Solinas anticipa che l’isola farà come Lombardia e Toscana mentre l’assessore Pili apre a una ripartenza anticipata delle produzioni.
Anche la Sardegna sembra avviarsi verso l'obbligo della mascherina. L’isola segue l’esempio di Lombardia a Toscana, ma ci saranno dispositivi di sicurezza per tutti? "Per prima cosa garantiamo l'approvvigionamento massiccio di dispositivi di protezione individuale", ha spiegato il presidente della Regione Christian Solinas: "Nei giorni scorsi è arrivato il primo milione di mascherine, oggi ne arriveranno altri due milioni. Nel momento in cui le avremo e saranno diffuse diventerà obbligatorio utilizzarle per accedere alle strutture pubbliche rimaste aperte, come i supermercati".
Intanto, dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla possibile riapertura anticipata della Sardegna, si schiera a favore l’assessore regionale all’industria, Anita Pili: "ci troviamo in una situazione che si studia nei manuali di economia, quella di dover scegliere nell'incertezza" - ha detto - "gli imprenditori sono normalmente abituati a fare scelte tenendo conto dei rischi, ma la mancanza di certezze che stiamo vivendo oggi è quanto di più difficile possa esistere". Secondo Pili "questa crisi ha messo in evidenza l'esigenza di avere molte produzioni all'interno dell'isola e di non delegare sempre all'esterno e, comunque, non in toto".
Sostiene quindi la necessita' di "rafforzare le filiere produttive sarde da subito in modo da essere pronti quando si potrà ripartire". Premesso che "ripartire con qualche settimana d'anticipo rispetto ad altre regioni non e' certo decisivo", secondo l’esponente della giunta occorre "non solo gestire la crisi", ma soprattutto "anticipare la ripresa". Come? "I settori su cui la Sardegna deve puntare sono sicuramente l'agroalimentare e l'information technology. Occorre investire in questi campi per ottenere risultati importanti, ma soprattutto stiamo lavorando per dare alla Sardegna un sistema energetico che renda l'industria più forte e quindi capace di avere processi produttivi competitivi nel mercato. Dobbiamo garantire sicurezza e stabilità energetica con una tariffazione che consenta di considerare la Sardegna come luogo su cui investire".
Foto | Facebook