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Clima malato: in Sardegna è già tempo di asparagi

  • Scritto da 2016-02-23 12:29:19

Il riscaldamento ha portato a febbraio temperature di 3,5 gradi più alte rispetto alla media del periodo, e nell'isola è già spuntata la primizia di primavera per eccellenza.

L’inverno è sempre più caldo, e anche le primizie di primavera arrivano prima del tempo: è il caso degli asparagi in Sardegna, vera e propria delizia la cui ricerca tradizionalmente impegna tantissimi sardi soprattutto tra marzo e aprile, e che invece nel 2016 sono già cresciuti a metà febbraio. Tutta colpa del clima, con le temperature minime che in un mese decisamente invernale sono state più alte della media del periodo di ben 3,5 gradi centigradi. Un vero problema, che emerge da un monitoraggio della Coldiretti dai campi agli scaffali, a meno di un mese dalla fine di un inverno che sembra non essere mai iniziato, almeno in base dei dati Ucea (Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia applicati all’agricoltura) relativi alla prima decade.

Tra i prodotti segnalati con almeno trenta giorni di anticipo, oltre agli asparagi dell’isola ci sono le fragole lucane e il carciofo romanesco: la natura è quindi sconvolta dalle anomalie climatiche, segnate anche da un mese di gennaio con 1,2 gradi in più della media, in un 2016 che viene dopo un 2015 che si è rivelato come il più bollente, almeno a partire da quel 1800 in cui sono iniziate le rilevazioni, con una temperatura superiore di 1,42 gradi alla media di riferimento, secondo l’analisi dell’associazione dei coltivatori sulla base di dati Isac Cnr. Il risultato - sottolinea la Coldiretti - è che sembra primavera, con primule, viole e margherite nei prati, mentre nelle campagne sono fioriti mandorli, albicocchi e tutte le piante da frutto si sono "risvegliate" in forte anticipo rispetto all'arrivo della primavera. 

Negli orti broccoli, cavolfiori e cime di rapa tardive sono diventate precoci ma l'inverno pazzo - precisa l’associazione - ha fatto accelerare in generale la maturazione di tutte le primizie. Con questa finta primavera è possibile trovare una grande varietà di offerta Made in Italy a prezzi particolarmente convenienti, considerata la stagione, per effetto dell’accavallamento nella maturazione delle diverse varietà di ortaggi provocato proprio dal clima. E' tuttavia importante verificare sempre l'origine nazionale in etichetta che - sostiene la Coldiretti - è obbligatoria per la frutta e verdura, e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati, dove i prodotti sono normalmente anche più freschi e quindi durano di più.