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Grazie al lockdown in Sardegna tornano nidi di specie rare

Hanno nidificato nell'isola grazie al lockdown delle specie rare che di solito non riescono perché scelgono luoghi ad alta frequentazione di persone come le spiagge.

In Sardegna le misure di contenimento per l'emergenza sanitaria hanno avuto effetto anche sulle fasi di riproduzione degli animali, ed alcune specie di avifauna, non disturbate dalla presenza umana, si sono riappropriate di territori anche per la scelta dei siti di nidificazione. In particolare nell'isola avrebbero nidificato alcuni esemplari di fratino, un piccolo trampoliere li micolo che vive nelle zone costiere e lagunari, una specie in pericolo di estinzione che, grazie alla chiusura delle spiagge alla frequentazione umana, ha deposto le uova in diverse spiagge solitamente frequentate dai bagnanti nel Sarrabus e nel Cagliaritano.

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Un altro caso è stato quello di una coppia di cicogne bianche, che solitamente non nidificano in Sardegna. I due esemplari hanno utilizzato un palo elettrico dismesso in uno spartitraffico stradale, per costruire il proprio nido. "Soprattutto nel mese di maggio - spiega l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Gianni Lampis - il Corpo forestale è stato impegnato anche nella salvaguardia della riproduzione di queste specie che arricchiscono la biodiversità dell'Isola, intensificando l'attività di monitoraggio e presidio del territorio al fine di consentire il completamento della fase riproduttiva".