Di origini incerte, il cavallino della Giara non sembra essere una specie autoctona della Sardegna, in quanto non esistono reperti fossili del periodo antecedente il tardo nuragico. Alcuni autori ipotizzano che siano stati importati dai fenici o provengano dall'arcipelago greco, portati da navigatori greci nel V-IV secolo a.C. in realtà, le uniche notizie certe risalgono ad alcuni secoli fa; comunque sia, i cavallini della Giara sono oggi gli unici sopravvissuti dei numerosi branchi che fino al tardo medioevo vivevano allo stato brado nell'Isola. La Giara è un altopiano basaltico con una vegetazione costituita da sugherete molto aperte inframmezzate da vasti prati pascolo. Caratteristici sono i “paùlis”, ristagni d’acqua temporanei che primavera si ricoprono di ranuncoli acquatici, considerati dall’UE habitat prioritari. Di dimensioni molto contenute, i maschi hanno un’altezza al garrese di 125 -135 cm, le femmine 115 – 130; il peso varia nell’adulto dai 170 ai 200 kg. Il mantello originario era color bruno scuro, attualmente i colori prevalenti sono il morello e il baio, ma sono presenti anche individui sauri; non infrequenti sono inoltre le balzane e i segni sulla fronte, segni inequivocabili di mescolanza tra razze diverse.