Un Natale sempre più social per 7 sardi su 10
- Scritto da Effe_Pi
- Published in IN Sardegna
Sui social media tantissime condivisioni riguardano l'atmosfera natalizia ma secondo il 63% dei sardi lo spirito di condivisione "reale" del Natale sta diminuendo
Che sia l'albero di Natale addobbato, la tavola imbandita delle feste o una cena con i parenti, sui social l'atmosfera natalizia è un soggetto molto condiviso. Secondo una recente indagine Doxa per Groupon, che ha analizzato la digitalizzazione delle tradizioni natalizie in Italia e in Sardegna, il Natale sta cambiando volto. Si potrebbe parlare di Natale al tempo dei social, perché in quest'era di Facebook, Twitter e Whatsapp la tecnologia è diventata uno strumento utile per scambiarsi regali di Natale, per condividere foto e preparativi ma anche per scegliere i regali.
I risultati della ricerca sono abbastanza curiosi. 7 sardi su 10 dichiarano di sentirsi a proprio agio con questo nuovo modo di festeggiare e sono pronti a condividere sui social i momenti più belli di questo Natale. Solo una stretta frangia di social addicted (8%) afferma di essere abituata a condividere foto sui social ma detesta le chat natalizie per gli auguri. Per tutti gli altri, invece, i servizi di messaggistica sono la naturale evoluzione della letterina a Babbo Natale e infatti le chat di Whatsapp sono considerate dai sardi uno strumento molto utile per organizzare le feste e per decidere il menu del pranzo di Natale (56%) ma anche per scegliere i regali da fare (57%) e per comunicare agli altri cosa si desidera ricevere in regalo (25%).
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In chat ci si possono anche scambiare gli auguri di Natale, magari creando gruppi dedicati. 3/4 degli italiani sono favorevoli alla creazione di una chat per scambiarsi gli auguri perché in questo modo si possono raggiungere più persone con meno fatica e perché si può dare sfogo alla creatività inviando foto e immagini di auguri a tema natalizio. Il telefono quindi sarà uno degli invitati sulla tavola del Natale, considerato che il 21% dei sardi dichiara di inviare fino a 50 messaggi di auguri preferibilmente accompagnati da una foto o da un'immagine, o meglio ancora da un selfie con tutta la famiglia riunita attorno alla tavola.
Ma c'è anche una piccola riflessione da fare che riguarda l'effettivo spirito di condivisione "reale" dell'atmosfera natalizia. Il Natale 2.0, sebbene apparentemente metta tutti più in comunicazione, in realtà mostra notevoli risvolti negativi nella capacità di ognuno di godersi veramente l'atmosfera natalizia e infatti il 63% dei sardi è convinto che il Natale social abbia causato un affievolirsi delle tradizioni familiari, della vera condivisione che non ha nulla a che fare con selfie, cartoline digitali e chat di auguri. Ma ci sono anche alcuni aspetti del Natale che i social non sono riusciti a cambiare e che rimangono tradizioni irrinunciabili per i sardi: si tratta dell'albero di Natale, della preparazione della tavola natalizia e del pranzo luculliano con i parenti. Nemmeno Facebook può scalfire l'importanza di queste consuetudini, alle quali si associano anche le nuove mode digitali come il selfie natalizio con il cappello di Babbo Natale, considerato un'usanza divertente per il 53% dei sardi.
Il mondo cambia ma ci sono cose che non cambiano mai. Tra queste, la convinzione radicata che il Natale sia il periodo in cui ognuno può dare il meglio di sé. Secondo 7 sardi su 10 è vero il detto che "a Natale siamo tutti più buoni" e il 97% dichiara di desiderare di trascorrere le festività insieme alle persone care, scambiandosi doni scelti con cura. E anche il mondo dei regali ha subito l'impatto dell'era dei social. Se prima ad ispirarci erano le vetrine addobbate dei negozi, adesso sono i social e i siti internet a fornire idee e ispirazioni per il regalo di Natale perfetto, in particolare per la fascia 18-24 anni. Sui social e nelle chat si possono trovare spunti e consigli, oltre a tante idee regalo. Eppure 7 sardi su 10, perfettamente in linea con il dato nazionale, amano ancora l'effetto sorpresa sotto l'albero e scelgono i regali di testa propria, senza chiedere il parere dell'interessato. Tra i regali più apprezzati non ci sono oggetti personali o regali fisici ma esperienze da vivere, o meglio da condividere.
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