Wt:social e le fake news diventano solo un brutto ricordo
- Scritto da Effe_Pi
Uno dei principali problemi dei social network, nel corso degli ultimi tempi, è rappresentato dalla massiccia diffusione di fake news, ovvero post a tutti gli effetti falsi, inventati apposta per creare danno a qualcuno.
La superficialità di tantissimi utenti, porta a una loro condivisione su scala nazionale e, di conseguenza, visibilità che non meritano assolutamente.
Al giorno d’oggi, i social network vengono utilizzati nella quotidianità in modo impressionante, visto che il boom di smartphone e tablet ne ha favorito una diffusione ancora più massiccia. Anche settori come quello del gioco online hanno sfruttato tale situazione per crescere sempre di più. Basti pensare alla possibilità di piazzare delle puntate direttamente dal proprio device mobile, comodamente seduti sul divano, sfruttando uno dei tanti casino bonus vantaggiosi che vengono messi a disposizione di chi crea un nuovo conto di gioco.
Fake news stop con il nuovo social Wt:social
Proprio per questo motivo è stato lanciato sul web Wt:social, ovvero il social network che mira proprio a combattere le fake news come scopo principale. Si tratta di una piattaforma che è stata realizzata da parte del cofondatore di Wikipedia, ovvero Jimmy Wales, il cui obiettivo numero uno è quello di portare alla condivisione di notizie vere.
Un nuovissimo social network che vuole mettere al centro di tutto le notizie, ma solo quelle vere. Il lancio deriva da un grande lavoro che è stato svolto da parte di uno dei cofondatori di Wikipedia. Ebbene, sembra che agli utenti l’idea sia piaciuta notevolmente, dal momento che la piattaforma ha toccato quota 25 mila iscritti già nel corso dei primi trenta giorni di vita.
Il nome è Wt:social e in questa piattaforma vengono condivise solamente notizie collaborative, che vengono realizzate traendo ispirazione dalla ben nota piattaforma WikiTribune. Quest’ultima, da due anni a questa parte, offre ai giornalisti e ai volontari l’opportunità di curare la pubblicazione di notizie neutre e oggetto di verifica.
È stato proprio Jimmy Wales, il proprietario di questo nuovo social, a mettere in evidenza come il numero di utenti non smetta assolutamente di aumentare, fino a toccare quota 23500 nel corso dell’ultima settimana. Wales ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno svelato il motivo per cui ha deciso di dar vita a un simile progetto.
Infatti, Wales si è accorto di come il problema delle fake news e di tante persone che sono disinformate viene stimolato soprattutto dalle piattaforme social. I social network che stanno spopolando nel corso degli ultimi tempi, infatti, si basano su un modello di business che chiaramente presenta uno stretto legame con la pubblicità. Tutto questo non fa altro che favorire una sorta di dipendenza, ovvero quella di rimanere affascinanti o attratti da un certo portale ed essere facilmente veicolati su discorsi legati all’odio e all’estremismo.
Solo notizie verificate
Il vero e proprio scopo di questo social network innovativo, come abbiamo detto, è quello di diffondere delle notizie, ma solo dopo che queste ultime sono state attentamente verificate. In questo, gli utenti avranno la possibilità di raccogliere informazioni, ma in modo obiettivo. L’altro scopo che verrà raggiunto è quello di eliminare qualsiasi discussione legata all’odio, alle fake news e al fenomeno del trolling.
Tra le principali caratteristiche di questo nuovo social denominato Wt:Social troviamo sicuramente quella di avere un’interfaccia che, almeno per il momento, è stata messa a disposizione esclusivamente in lingua inglese. Gli utenti, però, hanno la possibilità di pubblicare i contenuti voluti anche nella propria lingua madre.
Un debutto passato fin troppo in sordina, mentre negli ultimi giorni il successo che sta riscontrando sul web è davvero clamoroso. Un numero sempre più alto di membri si iscrive, anche in virtù del fatto che non c’è alcun tipo di pubblicità, ma si possono trovare solo informazioni e notizie verificate: niente di meno, niente di più.
Foto | Christoph Scholz su Flickr