Sassari: bruciata l’auto al consigliere uscito dal M5S
- Scritto da Effe_Pi
Attentato ieri notte contro l'ex esponente grillino Giuseppe Mascia, passato al Pd, che era stato il più votato del Movimento alle elezioni comunali del 2014.
Era stato il più votato del Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali del 2014 a Sassari, ma poi è passato al gruppo misto e successivamente al Pd, e ieri notte qualcuno gli ha bruciato la macchina parcheggiata sotto casa. L’auto del consigliere comunale Giuseppe Mascia, sassarese di 41 anni, studioso di Filosofia, è stata infatti distrutta nella notte da un attentato incendiario. La vettura, una Fiat Marea Station Wagon, si trovava nel cortile interno al palazzo in cui abita l'esponente democratico assieme ai suoi parenti, titolari di un'attività commerciale situata al piano terra dello stesso stabile. Sull'origine dolosa dell'incendio che ha distrutto il veicolo non vi sono dubbi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno impiegato diverso tempo per domare le fiamme, e le forze dell'ordine. La vittima dell'attentato non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
Dall'uscita all'attentato
Il suo passaggio dai Cinque Stelle al Pd, l’anno scorso, aveva causato forti polemiche, con il caporgruppo al comune di Sassari, Maurilio Murru, che lo aveva accusato senza troppe perifrasi di tradimento, affermando che Mascia abbia “usato il M5S per raggiungere il suo obiettivo. Era una persona della quale ci fidavamo e per questo siamo profondamente delusi e dispiaciuti, perché ha tradito sia la nostra fiducia che quella di quanti credevano in lui come persona fuori dai soliti giochi. Adesso sarà curioso vederlo tra i banchi della maggioranza, a braccetto di chi contestava e a sostegno di chi ne chiedeva le dimissioni”. Mascia era stato il più votato del M5S nell’ultima tornata amministrativa, con ben 672 preferenze: immediatamente dopo le sue dimissioni dal Movimento fondato da Beppe Grillo, gli altri tre consiglieri eletti ne avevano chiesto le dimissioni dal Comune, per poterlo rimpiazzare con un altro esponente fedele ai grillini. La presa di posizione, oltre che da Murru, era stata condivisa da Sofia Fiorillo e Desirè Manca, già divenuta “popolare” per una sua foto con in braccio un busto di Mussolini.
Nel lasciare il M5S, Giuseppe Mascia si era giustificando spiegando di non vedere “un futuro politico dove si confonde il dissentire con il violare e dove gli argomenti non allineati vengono bollati come una mancanza di comprensione di cosa sia il M5S, o come connivenza con altri schieramenti politici. Ci si proclama difensori dell’onestà e della libertà con una pericolosa leggerezza: credo che mai alcuno di noi potrebbe difenderle né vantarne un primato se a casa nostra non vengono rispettate”.
Il Movimento di Grillo ha in Sardegna una storia piuttosto tormentata, con ripetuti episodi di divisioni, scontri interni e litigi che partono dalla mancata presentazione alle ultime regionali e sono poi proseguiti, a più riprese, anche in comuni attualmente “a 5 Stelle” come Assemini e Porto Torres.
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