Derivati: Oristano sconfigge le banche in tribunale
- Scritto da Effe_Pi
I contratti stipulati tra 2005 e 2006 dall'istituzione locale con la BNL sono nulli secondo il tribunale civile di Roma, perché il rischio era tutto a carico del comune oristanese.
I contratti sui derivati stipulati dal Comune di Oristano e dalla BNL sono nulli. Lo ha stabilito la Terza sezione civile del Tribunale di Roma, con una sentenza pubblicata il 30 agosto, accogliendo il ricorso dell’istituzione guidata dal sindaco Guido Tendas, che ne ha spiegato le motivazioni insieme all’assessore al Bilancio Giuseppina Uda: “non erano contratti che godevano della sostenibilità, la rischiosità era tutta a carico del Comune di Oristano. Chi li ha sottoscritti non ha tutelato l’ente e questo è di una gravità inaudita. Quei contratti sono stati dichiarati nulli con tutti gli effetti che ne derivano e il 10 ottobre il giudice stabilirà l’entità dei danni e delle somme che ci saranno dovute. Il Comune ha chiesto un risarcimento di un milione di Euro”.
“Abbiamo guarito il Comune e la città da un cancro e la guarigione l’ha garantita questa Giunta che qualcuno vuole descrivere come scalcinata” ha aggiunto l’Assessore Uda, che ha ricordato le tappe di una vicenda iniziata nel 2005 quando fu firmato un primo contratto di derivati con la BNL per un valore di 20 milioni. Un anno dopo, nel settembre del 2006, il contratto fu rivisto al rialzo con un nozionale portato a 29 milioni di Euro. Tecnicamente si trattava di contratti di SWAP con i quali le parti contraenti si accordano per scambiarsi, in base a regole e formule prestabilite, flussi finanziari futuri. Sulla base di questi impegni il Comune solamente negli ultimi quattro anni, durante l’amministrazione Tendas, ha dovuto accantonare un milione 958 mila Euro e pagare oltre 230 mila Euro di interessi passivi (20 mila nel 2012, 23 mila nel 2013, 44 mila nel 2014, 66 mila nel 2015 e oltre 80 mila nel 2016) che nel corso degli anni sarebbero cresciuti progressivamente.
Una prima vittoria contro le banche particolarmente importante anche politicamente e che da ossigeno a una Giunta Tendas in difficoltà: è ormai da tempo che proprio le condizioni onerose poste dagli istituti bancari su prodotti finanziari acquistati incautamente (e chissà quanto ingenuamente) dalle istituzioni, sono una delle ragioni che sta aggravando lo stato già precario delle finanze locali. I derivati di Oristano, sottoscritti durante il periodo della giunta di centrodestra guidata da Antonio Barberio (2002-2007), prima di essere “denunciati” sono passati sotto la lente di ingrandimento della società di analisi finanziaria Martingale Risk e del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Cagliari, che avevano messo in evidenza “le condizioni di svantaggio che il contratto di derivati produceva a carico del Comune”.
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