Guai per Cellino tra la barca e lo stadio
- Scritto da Effe_Pi
Il presidente rossoblù sotto accusa per evasione fiscale, mentre non si sblocca la riapetura del Sant'Elia.
Nuovo momento difficile per il presidente del Cagliari, Massimo Cellino: oltre ai problemi, che continuano, per riportare la squadra in Sardegna, arriva una convocazione davanti al giudice per evasione fiscale sull'acquisto di una barca. Secondo l'accusa, l'imbarcazione sarebbe stata acquistata negli Stati Uniti, quindi portata in Italia, evadendo Iva e dazi doganali. L'esame - chiesto dal difensore di Cellino - è stato fissato per il prossimo 12 dicembre davanti al giudice Sandra Lepore. Stando all'indagine, condotta dal Pubblico ministero Andrea Massidda, il presidente rossoblù avrebbe acquistato l'imbarcazione negli Usa, portandola in Italia con un permesso turistico senza poi regolarizzarne le posizione davanti al Fisco. In questo modo, avrebbe evaso Iva e dazi per un totale di circa 400mila euro, e per questo la monoalbero è finita sotto sequestro.
Intanto, è sempre caos Sant'Elia: perfino il capitano rossoblù, Daniele Conti, si lamenta e tira una mezza stoccata alla società: "Ci siamo stancati di giocare a Trieste, da due anni siamo costretti a giocare sempre in trasferta e senza i nostri tifosi è dura. La società ci aveva promesso uno stadio, ma al momento nulla si è mosso, non so per colpa di chi e non mi interessa. Io so solo che vogliamo tornare a giocare a Cagliari". In realtà ci si muove eccome, solo che nessuno riesce a capire bene in che direzione: qualche settimana fa si era certi che il pubblico sardo potesse tornare a tifare dal vivo contro l'Inter, invece anche in quel caso si trattava di un falso allarme. Ora, per un sopralluogo si sono scomodati addirittura l'ex prefetto di Roma, Achille Serra, e l'ex arbitro Carlo Longhi, che devono valutare l'agibilità dello stadio in vista della gara contro Il Catania, prevista per il 19 ottobre.
Il problema sono le autorizzazioni: se si scegliesse di accontentarsi di una capienza di 5mila posti, serve un'autorizzazione della commissione comunale, se invece si volesse arrivare a 16mila tifosi, dovrebbe essere una commissione provinciale a decidere. Il prefetto Serra, delegato della Lega per la questione stadio in Sardegna, ha detto di essere ottimista, parlando di prospettive "ecccellenti" per la riapertura (non si capisce se con 5mila o 16mila spettatori). Certo, biosgna capire quale tecnico (o politico) del comune di Cagliari o della Provincia (peraltro commissariata e soppressa dalla Giunta Cappellacci) voglia assumersi la responsabilità di aiutare Cellino, visto che l'ultimo che l'ha fatto, il sindaco di Quartu Sant'Elena Mauro Contini, è finito dritto in galera per la vicenda Is Arenas.