La rivoluzione in Sardegna nel Memoriale di Angioy
- Scritto da Effe_Pi
Il volume curato da Omar Onnis sarà presentato il 2 maggio ad Oristano, e raccoglie la corrispondenza tra il leader rivoluzionario sardo e lo stato francese, di cui veniva chiesto l'aiuto per liberarsi da piemontesi e feudatari.
La Rivoluzione in Sardegna: in tempi di web e social se ne fa un gran parlare a vuoto, ma chi è che ricorda quando davvero se n’è verificata una nell’isola? Ci prova un libro dal titolo “Memoriale sulla Sardegna (1799)”, in uscita per le Edizioni Condaghes, a cura di Omar Onnis, che sarà presentato il 2 maggio ad Oristano, presso la Sala Centro Servizi Culturali UNLA. Il libro, in italiano e sardo, raccoglie le memorie inviate da uno dei principali protagonisti di quel processo rivoluzionario, Giovanni Maria Angioy, al Governo francese nel corso del 1799, per sensibilizzarlo verso la causa sarda e chiederne l´aiuto militare per liberare la Sardegna dai Savoia e dal regime feudale.
La Rivoluzione sarda è un nodo storico fondamentale, non solo del passato dell’isola, ma anche del suo presente. Scoppiata subito dopo il fallito tentativo francese di occupare la Sardegna, ha abbracciato un periodo lungo, tra 1793 e 1812, con un intreccio di fatti e personaggi memorabili. Il cosiddetto ´triennio rivoluzionario´ (1794-1796) ne costituì il momento topico, col tentativo radicale di sottrarre la Sardegna al regime feudale. A questi anni seguirono la repressione del governo sabaudo (il cui braccio armato furono la nobiltà e una parte della borghesia sarda), una situazione di disordini permanenti nelle campagne e i reiterati tentativi di riaprire la partita, vanamente attuati da compagni e seguaci dell´Angioy. Con la repressione dell´ultimo di questi piani - la cosiddetta ´congiura di Palabanda´, nell’autunno 1812 - la spinta rivoluzionaria si esaurì, mentre lo stesso autore del Memoriale era già morto, povero e solo, a Parigi nel 1808.
Il volume curato da Onnis vuole essere anche una forma di risarcimento, sia pur “piccola e tardiva” al rivoluzionario sardo, e contiene notazioni storiche, descrizioni geografiche, suggerimenti tattici e ragguagli finanziari sul Regno di Sardegna, facendo trasparire tutta l´urgenza e il fervore ideale che animavano Angioy nella sua corrispondenza con la Francia post rivoluzionaria, che intanto stava diventando napoleonica. Come tale, il Memoriale si rivela una preziosa fonte di notizie storiche e un documento fondamentale tanto per gli ´addetti ai lavori´, quanto per gli appassionati di Storia e per il grande pubblico. Getta inoltre una viva luce sugli avvenimenti di cui G.M. Angioy fu protagonista o testimone, contribuendo a restituire a quell'intera epoca tutto il senso politico e ideale che la animò, chiamandoci per altro ancora in causa.