Choc ad Alghero, Puigdemont in manette: l'ira degli indipendentisti
- Scritto da Effe_Pi
L'ex presidente catalano su cui pendeva un mandato di arresto internazionale sospeso, era nell'isola per partecipare a una serie di eventi nel fine settimana.
Era appena sceso dalla scaletta dell'aeroporto di Alghero, quando è stato arrestato dalla Polizia. L'ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, è stato fermato ieri notte, all'arrivo nell'isola per partecipare all'Aplec internacional adifolk, festa internazionale della cultura catalana, è stato i trasferito nel carcere di Sassari sulla base di un mandato d'arresto europeo emesso dalle autorità spagnole, per reati contro l'ordine e la pubblica sicurezza.
"È un atto che copre la nostra terra di una grande e immensa vergogna", il commento del sardista Quirico Sanna, assessore della giunta Solinas. Solidarietà a Puigdemont anche dal Partito dei sardi: "Esprimiamo sdegno per l'arresto del presidente Puigdemont e chiamiamo all'immediato pronunciamento le istituzioni nazionali sarde e tutte le forze politiche democratiche che hanno a cuore la tutela dei diritti individuali, la tutela della libera espressione del pensiero, la condivisione dei principi di giustizia e libertà che animano la lotta politica per l'autodeterminazione dei popoli e la tutela delle legittime aspirazioni delle Nazioni senza Stato- le parole del portavoce del Pds, Gianfranco Congiu- Il Partito dei sardi è solidale con il presidente Puigdemont, condivide la sua battaglia per l'affermazione dell'autodeterminazione del popolo catalano e ne auspica l'immediata rimessione in libertà per favorire la ripresa di un dialogo dove, la politica ed il confronto democratico, prevarranno sugli istinti repressivi e sui giustizialismi".
"Il presidente Puigdemont è stato arrestato all'arrivo in Sardegna" dove "si stava recando come eurodeputato" "in base ad un ordine di arresto internazionale del 14 ottobre 2019 che, per imperativo legale - secondo lo statuto della Corte di Giustizia dell'Unione Europea - è stato sospeso", ha scritto su Twitter Gonzalo Boye, l'avvocato dell'ex numero uno della Catalogna. E manifestazioni di piazza sono in corso sia a Barcellona che a Sassari, dove si sono spostati un migliaio di catalani che erano giunti sull'isola per la stessa manifestazione cui doveva partecipare l'esponente politico, che - si sottolinea - aveva viaggiato di recente anche in Germania e Belgio, senza problemi. Ora Puigdemont è a Bancali, in attesa di disposizioni da parte del giudice sul suo arresto: a decidere sulla eventuale estradizione o libertà sarà la Corte d'Appello di Sassari, ma l'arrestato e l'avvocato Agostinangelo Marras - indicato dall'entourage del parlamentare europeo, su cui grava l'accusa di sedizione per i disordini connessi alla gestione del referendum per l'indipendenza della Catalogna nel 2017 - non hanno ancora nessuna notizia.
Tra gli appuntamenti del fine settimana dell'ex presidente catalano c'era anche un incontro con gli amministratori sardi indipendentisti della Corona De Logu, che in un comunicato parla di "orrore" davanti ad un’azione di polizia chirurgica, destinata "a colpire non solo Puigdemont e i catalani, ma tutti i movimenti indipendentisti e quindi anche quello sardo". Nient’altro - aggiunge la nota - si può affermare "per un arresto che colpisce un uomo protetto dall’immunità di europarlamentare e che fino a ieri ha portato avanti liberamente la sua azione politica in tutta Europa, senza impedimenti di sorta. Doveva arrivare in Italia per scoprire che non tutti abbiamo eguali diritti, che le regole non valgono allo stesso modo dappertutto, che la legge è opinabile". Reazioni dure arrivano anche dal Partito democrartico, con senatore Roberto Rampi che dice di trovare "fuori da ogni logica arrestare un parlamentare europeo in carica. Questo è un grosso problema e penso serva una immediata scarcerazione".
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